A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1366 DEL 03LUGLIO 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.


















CORAGGIO SCAPPIAMO
USA: E' IL NOSTRO MESTIERE
DOPO AVERE FATTO
ENORMI DANNI

NEL CASINO NAZIONALE IL PD FA SEMPRE LA RUOTA DI SCORTA DI QUALCUNO.
DOMANI DELLA LEGA
Basta leggere Cappellini e Trocino su La Repubblica e DeAngelis sull'Huffington Post. Gressi e Verderami sul Corriere e Cundari  su su Linkiesta per vedere una mezza dozzina di teste che si scrollano interrogandosi sul destino del PD nel bel mezzo dell'ennesimo caos penta stellato. Si perché i 5S hanno fatto un governo con la Lega, poi col PD, poi con PD Lega e adesso sono di nuovo a mare.
Il pezzo che segue l'abbiamo scritto ieri e poi l'abbiamo messo in frigo per rimodellarlo meglio di come viene in prima dettatura. Sostanzialmente è una sintesi dei pezzi citati prima, tolte le parti cronachistiche e il colore.

Il caos biblico in cui ha sempre vissuto il M5S sta manifestando le sue ultime convulsioni. Del resto il M5S è l'immagine perfetta dell'italiano medio: un cretino opportunista. Lo vedi quando fa la fila nell'ambulatorio, allo stadio  oppure quando vorrebbe mettere al muro il negro che chiede la carità salvo poi regalare qualche milione come offerta all'ASST che gli ha ammazzato una dozzina di migliaia di parenti per il covid19. Oppure  lo vedi in quei 2,7 milioni di ultra sessantenni (che poi sono tutti al di sotto dei 70 anni)  che non si sono ancora vaccinati neanche la prima dose.
Una volta questo tipo di cittadino elettore stava dissimulato dentro i  grandi partiti di massa dove c'era l'ex partigiano, l'operaio che aveva fatto il '68 ed anche il disoccupato assieme al chierichetto al bottegaio ex borsanerista e l'impresarietto. Adesso le mille TV hanno nobilitato il deficiente di massa che da elettore e si è dato una folta rappresentanza. Arrivata fino a un terzo dei votanti.
Non per niente  chi ha inventato il M5S è un comico che ha alle spalle tanti di quei casini personali – basti pensare alle vicende del figlio- che un cittadino comune si trarrebbe in casa propria uscendo solo per il necessario e invece è uno che ha tirato un sacco di madonne alla magistratura perchè gli ha accusato il figlio nientepocodimeno che di qualche stupro, oggi ha centinaia di pagine sui quotidiani e decine di ore alle TV. L'elevato: sic.
(...)

LA PALADINA-SEDRINA: QUEL PROGETTO TROPPO FURBO PER ALLUNGARE
LA SPESA
La mitica Paladina-Sedrina è o sarà una strada quasi tutta in galleria. Finora si conosce che dovrebbe essere lunga 5,8 km di cui 4,3 in cinque gallerie differenti: Valbrembo:145 m; Sombreno :1015 m; Sorisole:182 m; Villa d'Almè    1:890 m; Villa d'AlmèII :2000 m e dovrà sotto passare sotto quattro catene collinari-montuose, traversare sopra o sotto due vallate e una conca per imboccare i ponti di Sedrina. 400 milioni è la cifra stimata dall'ANAS come costo dell'opera cui si aggiungono tutte le altre spese: dall'iva alla progettazione alle aree da acquisire alle opere di compensazione. Sperando che non ci sia l'occulto delle tangenti.
Il progetto predisposto è assai curioso dal momento che –visto che 4,3 km su 5,8 km è tutta in galleria- anziché essere dritto tra i due punti compie un ampio arco casualmente come volesse allungare il percorso. E quindi i costi.
Questo lungo e inutile arco nel percorso servirà solo alla creazione di uno svincolo tra Sorisole e Almè, svincolo di cui non c'è bisogno visto che prima della strada nuova arriverà la T2. Quello che poi non viene detto oltre alle cinque gallerie previste vi saranno anche quattro ponti sui torrenti  e poi sarebbe interessante vedere che strage accadrà nella conca di Sedrina nel caso fuoriuscisse a terra.
Diciamo brutalmente che il progetto è una gran bella opera per fare lievitare in tutti i modi i costi nella maniera più ampia possibile quando una o due coppie di talpe avrebbero potuto scavare  velocemente ed a costi contenuti la tratta diritta (o quasi) tra i due punti di partenza e arrivo. Diciamo da 400 a 250 milioni facendo il paragone con altre opere simili.
(...)

BASTA TERRORISMO SULLA VARIANTE DELTA
Se non c'hai una nuova variante del covid19 a disposizione per spaventare la gggente, basta che usi quella di ieri e sei a posto. Giornali e televisioni ormai a secco di notizie tragiche riciclano con disinvoltura i titoli di qualche stagione or sono. Mentre (purtroppo) le vaccinazioni proseguono con un ritmo non esattamente svelto (SOLO un quarto di Italiani ha avuto la vaccinazione completa dopo SEI mesi dall'inizio della somministrazione!) e nonostante sia accertato che già la prima dose (laddove se ne prevedano due) sviluppa un resistenza al virus sufficiente a garantire la sopravvivenza in caso di neo-infezione, adesso è la volta della tragica variante delta. Ad ascoltare i tiggi pare che gli infettati muoiano a migliaia come nella primavera 2020 salvo che poi vai a leggere con attenzione e scopri che l'80% dei malati non sono stati vaccinati nemmeno la prima dose, il 95% dei malati guarisce e fortunatamente solo pochissimi ci lasciano la pelle appartenendo in genere a quel gruppo di italiani già afflitti da altre patologie serie e curate pressappoco come purtroppo fanno troppi italiani.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!





























LA PALADINA-SEDRINA: COME ALLUNGARE IL PERCORSO E GUADAGNARCI PURE












































































































































































































NEL CASINO NAZIONALE IL PD FA SEMPRE LA RUOTA DI SCORTA DI QUALCUNO.
DOMANI DELLA LEGA
Basta leggere Cappellini e Trocino su La Repubblica e DeAngelis sull'Huffington Post. Gressi e Verderami sul Corriere e Cundari  su su Linkiesta per vedere una mezza dozzina di teste che si scrollano interrogandosi sul destino del PD nel bel mezzo dell'ennesimo caos penta stellato. Si perché i 5S hanno fatto un governo con la Lega, poi col PD, poi con PD Lega e adesso sono di nuovo a mare.
Il pezzo che segue l'abbiamo scritto ieri e poi l'abbiamo messo in frigo per rimodellarlo meglio di come viene in prima dettatura. Sostanzialmente è una sintesi dei pezzi citati prima, tolte le parti cronachistiche e il colore.

Il caos biblico in cui ha sempre vissuto il M5S sta manifestando le sue ultime convulsioni. Del resto il M5S è l'immagine perfetta dell'italiano medio: un cretino opportunista. Lo vedi quando fa la fila nell'ambulatorio, allo stadio  oppure quando vorrebbe mettere al muro il negro che chiede la carità salvo poi regalare qualche milione come offerta all'ASST che gli ha ammazzato una dozzina di migliaia di parenti per il covid19. Oppure  lo vedi in quei 2,7 milioni di ultra sessantenni (che poi sono tutti al di sotto dei 70 anni)  che non si sono ancora vaccinati neanche la prima dose.
Una volta questo tipo di cittadino elettore stava dissimulato dentro i  grandi partiti di massa dove c'era l'ex partigiano, l'operaio che aveva fatto il '68 ed anche il disoccupato assieme al chierichetto al bottegaio ex borsanerista e l'impresarietto. Adesso le mille TV hanno nobilitato il deficiente di massa che da elettore e si è dato una folta rappresentanza. Arrivata fino a un terzo dei votanti.
Non per niente  chi ha inventato il M5S è un comico che ha alle spalle tanti di quei casini personali – basti pensare alle vicende del figlio- che un cittadino comune si trarrebbe in casa propria uscendo solo per il necessario e invece è uno che ha tirato un sacco di madonne alla magistratura perchè gli ha accusato il figlio nientepocodimeno che di qualche stupro, oggi ha centinaia di pagine sui quotidiani e decine di ore alle TV. L'elevato: sic.

Non è che il grillismo e il suo modo di stare al mondo (ci riferiamo alle istituzioni) sia una malattia solo del M5S. Basta vedere le decine di consigli comunali assessori sindaci anche del PD o c.d. progressisti in generale per rendersi conto che non conoscono l'ABC della democrazia. Non conoscono le leggi. Non conoscono nemmeno gran parte della storia della Repubblica. Lo vediamo anche nel nostro piccolo paese bello da vivere. Ai consiglieri di maggioranza che non sono assessori hanno tagliato la lingua. Forse gli hanno promesso un bel posto di lavoro dopo cinque anni di scena muta. Auguri.
Il tragico è che molti di loro hanno alle spalle anche una buona carriera scolastica salvo scoprire che quella laurea fu solo il frutto di una scelta modaiola del momento.
Perfino un PdC è stato scelto a caso tra i colleghi di un eletto. Oppure i sindaci che provengono “dalla società civile” che trasportano nel comune la sana abitudine di fare assegnare incarichi e lavori agli amici senza nemmeno porsi l'interrogativo: e se…?.

Il caos del M5S è un problema  del PD anche se non troppo visto che una buona metà di esso è fatto della stessa stoffa dei 5S. Il PD ha finto di fare un matrimonio coi 5S risultandogli poco consono uno con la Lega e tanto meno con la Meloni. Poi alla fine ha calato le braghe di farne uno sia coi 5S che con Salvini. Alla faccia della coerenza per salvare il paese.
Fino ieri il PD poggiava un governo dove i 5S erano la colonna portante del governo. Se domani gli eleti penta stellati si divideranno un due tre quattro correnti il PD avrà nel governo come controparte maggiore la Lega di Salvini. Una situazione esattamente identica ma capovolta del governo giallo verde adesso verde rosso.

La questione è che il PD rappresenta ormai un elettorato di fortemente garantiti, giovani o anziani che siano. Per lo più pensionati, dipendenti pubblici, parenti stretti di quelli che aspirano a coglierne i vantaggi relazionali. Sul viale del tramonto con un bel gruzzolo della liquidazione alle spalle con cui far fronte ai mille disservizi che Stato e Regioni infliggono loro. Non è nemmeno vero che gli elettori piddini non siano meno infettati di razzismo e sovranismo degli elettori  leghisti: lo dissimulano meglio.
Ormai la classe operaia del centro nord vota a destra, Lega per prima. Oppure 5S perché è bello fare un po' di casino ed apparire sui social e alla tivù.
Il problema del PD non sta  nel continuare a reggere il bordone a un governo dove i 5S stanno divisi in tre quattro cinque sei sette otto nove dieci sottogruppi ma nello scegliere da che parte stare visto che adesso il magigore azionista del governo Draghi si chiama Salvini.

Il PD al governo coi 5S non salva il M5S dal caos e dal dissolvimento. Lo regge finché dalla Germania non arriva l'ordine di gettarlo a mare.
La scommessa che il PD ha ormai a davanti da qualche anno è quello di costruire un rapporto politico con la Lega nella prospettiva che in UE l'asse economico Germania-Italia è talmente forte che il resto: Francia Inghilterra Spagna centro meridione italiano - sebbene importanti- sono ormai periferie del motore europeo.
Un problema per il PD è quello di fare emergere nella Lega quella componente che superata la stagione di Bossi e Salvini guarda al futuro entro una prospettiva europea dove assieme alla Germania la gran parte dell'Italia ne è motore.
Non è pericoloso per l'Italia l'elettorato medio della Lega ma quello di 5S. L'elettore tipo dei PD è ormai un prodotto inutile che consuma ricchezza generando poco PIL.
Stimo che al termine della tragedia del covid19 uscirà un'Europa dove la Germania occidentale e mezza Italia  al di sopra degli Appennini costituiscono –in rapporto conflittuale coi Francesi- qualcosa di nuovo grande potente. Interlocutore senza imbarazzo con gli USA e la Cina.
Si spezzeranno i 5S, si spezzerà anche la Lega e il PD continuerà a scodinzolare con un po' di questi e un po' di quelli mettendo a disposizione le sue (scarse) forze pur di stare al potere. Come i suoi due compagni, del resto.
Il resto è cucina quotidiana cogli avanzi del frigo.

LA PALADINA-SEDRINA: QUEL PROGETTO TROPPO FURBO PER ALLUNGARE
LA SPESA
La mitica Paladina-Sedrina è o sarà una strada quasi tutta in galleria. Finora si conosce che dovrebbe essere lunga 5,8 km di cui 4,3 in cinque gallerie differenti: Valbrembo:145 m; Sombreno :1015 m; Sorisole:182 m; Villa d'Almè    1:890 m; Villa d'AlmèII :2000 m e dovrà sotto passare sotto quattro catene collinari-montuose, traversare sopra o sotto due vallate e una conca per imboccare i ponti di Sedrina. 400 milioni è la cifra stimata dall'ANAS come costo dell'opera cui si aggiungono tutte le altre spese: dall'iva alla progettazione alle aree da acquisire alle opere di compensazione. Sperando che non ci sia l'occulto delle tangenti.
Il progetto predisposto è assai curioso dal momento che –visto che 4,3 km su 5,8 km è tutta in galleria- anziché essere dritto tra i due punti compie un ampio arco casualmente come volesse allungare il percorso. E quindi i costi.
Questo lungo e inutile arco nel percorso servirà solo alla creazione di uno svincolo tra Sorisole e Almè, svincolo di cui non c'è bisogno visto che prima della strada nuova arriverà la T2. Quello che poi non viene detto oltre alle cinque gallerie previste vi saranno anche quattro ponti sui torrenti  e poi sarebbe interessante vedere che strage accadrà nella conca di Sedrina nel caso fuoriuscisse a terra.
Diciamo brutalmente che il progetto è una gran bella opera per fare lievitare in tutti i modi i costi nella maniera più ampia possibile quando una o due coppie di talpe avrebbero potuto scavare  velocemente ed a costi contenuti la tratta diritta (o quasi) tra i due punti di partenza e arrivo. Diciamo da 400 a 250 milioni facendo il paragone con altre opere simili.

Il problema di questo modo di fare i progetti delle opere pubbliche sta nel fatto che sostanzialmente non si può mai fare un progetto attendibile (da cui trarre un preventivo altrettanto attendibile per  programmare l'investimento) dal momento che sotto terra non sai mai cosa ci sia e quindi devi adattare la struttura dell'opera metro dopo metro. Sorpresa dopo sorpresa. Adottando il sistema talpa  invece  si semplifica il tutto anche se  pure in questo caso è impossibile fare  preventivi attendibili.
Purtroppo la nostra legislazione non prevede di iniziare i lavori senza un  appalto dove siano fissati i prezzi  e i costi e se metti in progetto l'idea di cinque gallerie e quattro ponti e qualche chilometro in trincea o rilevato, ti metti ulteriormente nei casini.

Siccome scavare una o due tubi-galleria non è un problema tecnico basterebbe che la legge consentisse agli enti di stanziare una somma calcolata mediamente divisa per  il numero di anni previsti per la durata dei lavori con la possibilità di spostare avanti le somme in modo che nel corso di un anno potrebbe sempre essere risolto tutto l'eventuale contenzioso.

Però occorrerebbe anche che il controllo sulla quantità-qualità dei lavori fosse oggetto di un appalto europeo anziché ridursi tutto ad una questione  di cortile provinciale.

Il problema è che la Valle Brembana non riesce a darsi un futuro positivo che non veda nella migrazione quotidiana il solo mezzo per crearsi un reddito. Nel frattempo la valle si spopola. Evidente poi che se si crea un'arteria da 400 milioni per cui c'è una super strada dall'A4 a Piazza Brembana, hai voglia di pensare  che la T2 arrivi anch'essa a Piazza Brembana. Sommando così la doppia contraddizione per cui un treno RFI non può transitare sui binari T1-T2.
Come si vede senza neanche troppa malizia, la politica opera per una spesa a breve termine che sia in primis contraddittoria l'una rispetto all'altra e in questo modo  di opera in opera crea le premesse perché domani ci sia bisogno di ristrutturare questa o quella opera.
Intanto in valle di turismo si muore. Di lavoro bisogna scappare. Di servizi bisogna accontentarsi.

BASTA TERRORISMO SULLA VARIANTE DELTA
Se non c'hai una nuova variante del covid19 a disposizione per spaventare la gggente, basta che usi quella di ieri e sei a posto. Giornali e televisioni ormai a secco di notizie tragiche riciclano con disinvoltura i titoli di qualche stagione or sono. Mentre (purtroppo) le vaccinazioni proseguono con un ritmo non esattamente svelto (SOLO un quarto di Italiani ha avuto la vaccinazione completa dopo SEI mesi dall'inizio della somministrazione!) e nonostante sia accertato che già la prima dose (laddove se ne prevedano due) sviluppa un resistenza al virus sufficiente a garantire la sopravvivenza in caso di neo-infezione, adesso è la volta della tragica variante delta. Ad ascoltare i tiggi pare che gli infettati muoiano a migliaia come nella primavera 2020 salvo che poi vai a leggere con attenzione e scopri che l'80% dei malati non sono stati vaccinati nemmeno la prima dose, il 95% dei malati guarisce e fortunatamente solo pochissimi ci lasciano la pelle appartenendo in genere a quel gruppo di italiani già afflitti da altre patologie serie e curate pressappoco come purtroppo fanno troppi italiani.
Non bastasse la campagna terroristica per la variante delta adesso stampa e tiggi si stanno avventando contro quei maledetti fifoni di italiani che non si tolgono la mascherina sebbene la legge (quasi) glielo permetta. Il bello è che si stupiscono che gli italiani ci si siano addirittura affezionati. Senza essersi accorti (i media) che la mascherina non è stata abolita e la dismissione è accompagnata da tante clausole che se uno non vuole fare il burattino togli metti togli metti togli metti la mascherina a seconda di dove sta … se la indossa sempre e ciao stai bene anche perché non è proprio intelligente togliersi la mascherina e metterla in tasca o in borsetta dove normalmente ci passa ogni sorta di… germe infettante.
Due vaccinazioni, mani lavate quando si palpa qualcosa di straneo, mascherina, distanziamento resteranno  ancora per molti mesi l'ordine delle cose in attesa si comprenda come si comporta il covid19.

Dopo sei mesi dall'inizio delle vaccinazioni (pur col problema della conservazione e trattamento di alcuni vaccini) e nonostante la classica buona volontà di buona parte degli Italiani se non si arriva a una norma nazionale per cui chi non si vaccina (immotivatamente) viene messo in quarantena permanente, se non si coinvolgono i medici di base ed i comuni quel 16% di 60-70enni che non hanno nemmeno ricevuto la prima vaccinazione vanno scovati uno per uno e vaccinati. Per raggiungerli occorrono i comuni e i medici di base e qui siamo nella palta dopo SEI mesi di inerzia statale e regionale sia sotto il profilo dell'obbligo che quello dell'informazione siamo ancora a zero.
Del resto se lo Stato davanti  questa pandemia non prende in mano le redini e detta una legge per cui gli appartenenti alle categorie  vaccinate che non si sono vaccinati (immotivatamente) e si ammalano, a questi vanno addebitate il 90% del costo delle cure. Una dura legge almeno finchè questa pandemia sia conosciuta in tutte le sue manifestazioni.