A GUARDARE ALLE COLLINE  28 GENNAIO 2022

























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















ELEZIONI 2022:LA GAMBA IN BELLEZZA IL CENTRODESTRA NELLA PALTA
In questo momento il più probabile esito della prossima tornata elettorale per l'elezione del sindaco il prossimo mese di maggio o giugno sarà la rielezione della Gamba. Nel senso che il mercato locale della politica non offre niente di meglio o di meno peggio. Nel senso che Lega e CDX locali sono sostanzialmente spappolati. Già l'ultima sindacatura   lega+cdx –era sindaco Gandolfi- s'era risolta con uno spettacolare mix di ridicolo e tragedia. Le due successive tornate elettorali anziché essere usate dalla minoranza cdx+fdi per creare una squadra valida sono state sprecate e basta leggere  le interrogazioni presentate dai rispettivi capigruppo e le votazioni su certe deliberazioni delle giunte Serra e Gamba per capirne il totale analfabetismo politico.
Del resto non c'é nemmeno bisogno di una opposizione alla Gamba dal momento che  essendo una formazione abbondantemente destrorsa, riesce perfettamente –come fu per i bei tempi della DC-  nel gioco di fare la sinistra il centro e la destra. Che è l'immagine dell'italiano medio: basta leggere “sei di Curno se…” per capirlo.
La Gamba sostanzialmente pensa e spera di proseguire nella politica spendacciona e clientelare e ottusa di cui ha potuto godere nel suo quinquennio, soprattutto perché – per merito del covid19- in cinque anni ha avuto a disposizione una mole tale di risorse che nessuna amministrazione precedente aveva  mai avuto disponibili nei 70 anni di Repubblica. In cinque anni ha avuto a disposizione risorse per sei anni di bilanci nonostante la crisi economica del covid e quella precedente che ancora persisteva.
(...)

L'WELFARECOMUNALE DISTRUGGE IL VOLONTARIATO
Seconda serata elettorale della lista della sindaca Gamba dedicata alle solidarietà diverse: di tutti, per tutti-presente e futuro delle nostre realtà, tra bisogni, servizi e possibilità. Sono intervenuti Daniele Rocchetti, presidente ACLI Bergamo, Marcella Messina, assessora del Comune di Bergamo e Lorena Moretti, curatrice e progettista per il Terzo Settore. Assenti in massa i consiglieri di maggioranza e di minoranza. Presente l’ultracentenario segretario del PD locale. Meno di venti cittadini presenti. Oramai da mezzo secolo ascolto sempre gli stessi discorsi  sul tema sia da parte degli addetti ai lavori che da parte delle pochissime persone estranee presenti. Del resto se si va a vedere la distribu zione dell’welfare comunale ci si rende conto che se lo godono soprattutto gli anziani, specie quelli ricoverati in qualche RSA, mentre alle famiglie giovani vanno le briciole. Però i soggetti che  cuccano la maggior parte della spesa comunale per l’welfare NON sono i cittadini ma sono una miriade di associazioni private variamen te etero vestite che si propongono o si sostituis cono ai Comune nel prestare ai cittadini servizi la cui quantità-qualità non è mai certificata da un soggetto esterno terzo rispetto sia al finanziatore che all’utenza.
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BENZINA, LUCE, METANO: IL GOVERNO DRAGHI RISCHIA IL COLLO
L'aspetto che più mi ha stupito dell'avvento del covid19 è stata la totale dormienza dei Paesi rispetto al tema delle risorse energetiche che sarebbero state necessarie alla fine dell'infezione. Era evidente che quando un intero globo terraqueo vede un crollo del PIL  mediamente del 10%, alla fine della pandemia ci sarà una risalita del medesimo che comporta in primis un aumento dei consumi energetici crollati evidentemente per il lockdown e la malattia. Di questi tempi governo e media suonano le trombe all'Italia che chiuderà il 2021 con una crescita del Pil del 6,3%, che proseguirà anche nel 2022 (+4%) e negli anni successivi, a ritmi più contenuti ma comunque superiore ai dati del periodo pre-pandemia e maggiore rispetto agli altri Paesi dell'Eurozona. Questo  prima di Natale 2021 ma neanche un mese dopo quel +4% è già stato corretto a +3,8%.
Anche chi  non è esperto del settore comprendeva facilmente che dopo il crollo del prezzo del petrolio attorno ai 20 dollari/barile nel pieno della pandemia quel prezzo si sarebbe riportato in alto come nei tempi precedenti. Il governo non ha previsto di accumulare scorte massicce di metano e nemmeno di fare contratti di lungo termine per l'acquisto di combustibili così che quest'anno la crescita del PIL è stimata di almeno due punti in meno del possibile.


















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!

































AMORI FREDDISSIMI
































































































































































































ELEZIONI 2022:LA GAMBA IN BELLEZZA IL CENTROIDESTRA NELLA PALTA
In questo momento il più probabile esito della prossima tornata elettorale per l'elezione del sindaco il prossimo mese di maggio o giugno sarà la rielezione della Gamba. Nel senso che il mercato locale della politica non offre niente di meglio o di meno peggio. Nel senso che Lega e CDX locali sono sostanzialmente spappolati. Già l'ultima sindacatura   lega+cdx –era sindaco Gandolfi- s'era risolta con uno spettacolare mix di ridicolo e tragedia. Le due successive tornate elettorali anziché essere usate dalla minoranza cdx+fdi per creare una squadra valida sono state sprecate e basta leggere  le interrogazioni presentate dai rispettivi capigruppo e le votazioni su certe deliberazioni delle giunte Serra e Gamba per capirne il totale analfabetismo politico.
Del resto non c'é nemmeno bisogno di una opposizione alla Gamba dal momento che  essendo una formazione abbondantemente destrorsa, riesce perfettamente –come fu per i bei tempi della DC-  nel gioco di fare la sinistra il centro e la destra. Che è l'immagine dell'italiano medio: basta leggere “sei di Curno se…” per capirlo.
La Gamba sostanzialmente pensa e spera di proseguire nella politica spendacciona e clientelare e ottusa di cui ha potuto godere nel suo quinquennio, soprattutto perché – per merito del covid19- in cinque anni ha avuto a disposizione una mole tale di risorse che nessuna amministrazione precedente aveva  mai avuto disponibili nei 70 anni di Repubblica. In cinque anni ha avuto a disposizione risorse per sei anni di bilanci nonostante la crisi economica del covid e quella precedente che ancora persisteva.
La giunta Gamba  con l'applicazione burocratica-distorta della legge sugli appalti e della semplificazione approfittando anche della disorganizzazione dell'ufficio tecnico comunale ha finanziato clientelarmente categorie –i professionisti in primis- senza conseguire alcun risultato nel miglioramento della qualità della spesa e degli investimenti e della tempistica di realizzazione. Riuscendo per di più a inchiodarsi sulle operazioni politicamente più significative. Basti pensare al caos sull'assegnazione dei due CVI. Al caos sulla palestra della nuova Rodari. Ai 5-6 anni impiegati per arrivare  neanche a  mettere la prima pietra della pista ciclabile lungofiume. Basta pensare a tutto il casino sul “che fare” della vecchia scuola Rodari: per il destino della quale ne ha inventato di ogni colore.
La minoranza in queste ultime due legislature non si può dire abbia balbettato ma addirittura è stata del tutto assente e questo è dipeso dal fatto che il capogruppo nella prima sindacatura valeva politicamente zero mentre nella seconda sindacatura la situazione è addirittura peggiorata. La sorellina d'Italia Carrara poi, ha dato generosamente del suo per manifestarsi assolutamente inutile. L'aspetto che più ha colpito dei due ultimi capigruppo –Locatelli per il centrodestra e Carrara per i fratelli d'Italia- non è stata solo la banalità dei temi sollevati, non è stata solo l'incompetenza tecnica, ma soprattutto si sono distinti per l'inutile testardaggine su elementi del tutto marginali. Penso sia una questione caratteriale piuttosto che politica.

La candidatura Gamba conferma programmaticamente  di proseguire nel progetto di privatizzazione del comune trasferendo a coop-onlus la maggior parte dei servizi  diretti alla persona e ad imprese-professionisti esterni la progettazione i lavori la manutenzione dei beni pubblici: altra aspetto della privatizzazione. Forse questo è l'unico tratto che lega gli interessi occulti della maggioranza con l'opposizione.
Con la Gamba NON esisterà più il Comune come soggetto pubblico ma esisterà solo come distributore di risorse pubbliche SENZA alcun controllo qualitativo e quantitativo ed emozionale. Con la Gamba i Curnesi perdono il diritto ad essere CITTADINI ma diventano semplici UTENTI PAGANTI aventi come interlocutore solo un numero 800. Con la Gamba i Curnesi non saranno più abitanti di Curno ma saranno dei cittadini che a Curno chiedono servizi e se li trovano convenienti (per tempo e costi)  li utilizzano oppure vanno altrove. Possono andare altrove: vedi quel 40% di scolari delle elementari che se ne vanno in altre suole anziché bearsi nella magnifica scuola nuova dotata di vasca d'idromassaggio. Con la Gamba Curno non mira ad avere un ruolo particolare nel contesto provinciale regionale ma diventa uno dei tanti NON-LUOGHI dove risiedere solo per convenienza del momento. Quel che troveranno a Curno lo troveranno uguale  in altri cento duecento trecento comuni della Bergamasca.
La storia e la struttura culturale e politica di Vivere Curno non hanno fondamenta nella cultura che ha generato creato costruito la Repubblica ma è quella di un popolazione che ha dell'istituzione una mera cultura dell'utilità. Va bene: funziona a Curno come a Trescore piuttosto che a Mozzo o Treviolo. Va bene dappertutto.

La politica portata avanti dalla minoranza di centrodestra e della sorellina d'Italia è un mix di vecchiume e di idiozie messi in fila. Dall'idea della casa di riposo (l'Italia dei comuni con oltre 7000 abitanti con tutti una RSA?) all'idea del riguardo/protezione/incentivazione verso i negozi di vicinato (utili soprattutto a saccheggiare le scarse risorse dei pensionati poveri) e ovviamente una accentuato lassismo nella tassazione locale se non nell'evasione soprattutto nel ramo del piccolo commercio. Oltre a un'idea nelle opere pubbliche che ovviamente condivide appieno l'applicazione distorta o piegata della legislazione vigente.

Ne Vivere Curno ne Obiettivo Curno ne FdI (travestita) hanno un' idea circa il caos in cui precipiterà il paese per i lavori dello pseudo raddoppio ferroviario. Caos che soprattutto determinerà un fortissimo calo del PiL per gli anni dei lavori e poi a sfumare per almeno altri cinque anni. Senza la ricchezza di disporre di sei anni di risorse da spendere in cinque. Tra l'idea di accettare il futuro di Curno come quello di un paese ad esclusivo destino commerciale che è propria della lista Vivere Curno e l'idea di convertire il futuro del paese nell'eldorado per i negozi di vicinato con migliaia di pensionati (un terzo della popolazione) che ogni mattina vanno a fare la spesa prima e poi passare nell'ambulatorio c'è da mettersi le mani nei capelli. Nessuna delle due liste p.e. s'è accorta dell'esplosione degli affitti brevi collegata coi nuovi contratti di lavoro: e quindi che “cittadinanza” dare a questi neo sopravvenuti.

Fuori dubbio che il destino di Curno resta ormai segnato per il prossimo decennio dal commerciale ma noi non ci faremmo troppo affidamento. Prima di tutto perché il futuro non è quello di un commercio stile villetta a schiera come appare nel PGT targato Conti Serra Gamba. La politica ha bisogno di risorse a breve per vincere le prossime elezioni e quindi il consumo commerciale del territorio è un progetto comune a tutti gli amministratori. Peccato che salari e tariffe e quindi il costo della vita ridurranno a mal partito la parte più giovane e attiva della popolazione. Curno ha bisogno di un forte colpo d'ala creativo che ha già in mano ma non ha la testa per farlo decollare: sviluppare il destino regionale e nazionale della grande area dell' “ORTO BOTANICO”. Diventare un sistema capace di attrarre almeno centomila visitatori ogni anno alla fine del primo decennio. La sfida sta tutta li. Il resto è aspirina a un malato di cancro.

L'WELFARECOMUNALE DISTRUGGE IL VOLONTARIATO
Seconda serata elettorale della lista della sindaca Gamba dedicata alle solidarietà diverse: di tutti, per tutti-presente e futuro delle nostre realtà, tra bisogni, servizi e possibilità. Sono intervenuti Daniele Rocchetti, presidente ACLI Bergamo, Marcella Messina, assessora del Comune di Bergamo e Lorena Moretti, curatrice e progettista per il Terzo Settore. Assenti in massa i consiglieri di maggioranza e di minoranza. Presente l’ultracentenario segretario del PD locale. Meno di venti cittadini presenti. Oramai da mezzo secolo ascolto sempre gli stessi discorsi  sul tema sia da parte degli addetti ai lavori che da parte delle pochissime persone estranee presenti. Del resto se si va a vedere la distribu zione dell’welfare comunale ci si rende conto che se lo godono soprattutto gli anziani, specie quelli ricoverati in qualche RSA, mentre alle famiglie giovani vanno le briciole. Però i soggetti che  cuccano la maggior parte della spesa comunale per l’welfare NON sono i cittadini ma sono una miriade di associazioni private variamen te etero vestite che si propongono o si sostituis cono ai Comune nel prestare ai cittadini servizi la cui quantità-qualità non è mai certificata da un soggetto esterno terzo rispetto sia al finanziatore che all’utenza.
Sinceramente non ho capito nulla dell’intervento del Daniele Rocchetti, presidente ACLI Bergamo, una delle tante associazioni che hanno fatto della fornitura dei servizi di welfare un mezzo della propria sopravvivenza. L’ assessora Marcella Messina del Comune di Bergamo non ha che ripetuto la predica che normalmente ascoltiamo dalla  sindaca Gamba mentre “la tecnica esperta” Lorena Moretti, curatrice e progettista per il Terzo Settore si è capito benissimo che sostanzialmente la sua esistenza e dedicata al lobbismo delle associazioni nei confronti degli enti locali.
Adesso però sia la sindaca e i suoi due bracci destri nel settore- l’assessore Rota e la dirigente del servizio Caligiuri (assente) si sono accorte che la gggente non s’accontenta di  un po’ di soldi  e di volontariato a 10 euro l’ora ma vuole… anche l’amore. Non confondete anche se sottinteso c’è anche quello.
A noi pare che queste persone non hanno compreso granche del mondo in cui vivono. Chi ricorda la nascita negli anni ’60 delle prime due  associazioni di volontariato in paese: la Polisportiva e il GS Marigolda ricorda come i “Curnesi di allora” bambini ragazzi giovani adulti anziani che fossero  dopo la normale occupazione quotidiana NON avevano niente altro che un misero campetto dell’oratorio (il giardino di via Marconi peraltro anche più piccolo dell’attuale giardino) e niente altro.
Basterebbe ricordare quanto tribola zioni dovettero sopportare l’Ambrosini l’Ubbiali e quanti altri nel calcio tennis ciclismo, prima che la mano di don Biagio li aiutasse li guidasse verso la formazione della Polisportiva a Curno. Però di un don Biagio ne capita uno ogni secolo. E i cittadini della Marigolda quanto tribularono per mettere e tenere in piedi il GS Marigolda?.  Il Comune non aveva un pezzo di terra per creare un campo sportivo, un campo di tennis, una palestra. E che casino  accadde quando l’Ambrosini e l’Ubbiali andarono dal sindaco Lodetti e dal prevosto Carrara per fare assegnare alla Polisportiva il terreno (dove adesso c’é il tendone dell’oratorio) per  destinarlo a campo di calcio. E la bega sull’illuminazione che la Polisportiva voleva fare da sola ma ne il Comune ne la Parrocchia la volevano e nemmeno volevano dare la corrente? .
Fu un po’ più fortunato il nostro gruppo “Curno Giovani” in quanto c’era tra di noi un giovane virgulto democristiano e quindi riuscimmo ad ottenere le aule vuote della scuola elementare per creare una biblioteca ed organizzare i corsi serali perché si diplomassero della scuola media chi non c’era arrivato prima.
Chi non ricorda la fatica e i denari spesi da parte di pochi per creare l’associa zione “Amici della Lirica” oppu re del Gruppo Anziani e Pensionati?. Adesso gli scodellano felicittà e ciao stai bene. Non c’è bisogno di impegno: chi vuole ci va oppure sta a casa.

Oggi è tutto ribaltato. Se un cittadino apre la pagina web del comune trova ennemila proposte, anche le più cretine immaginabili, e sebbene siano quasi tutte a pagamento parziale, hai voglia che a un giovane venga in mente di mettersi insieme ad altri per creare qualcosa. C’è una sovra–offerta di  iniziative fuffa- da cui si comprende benissimo come non sia il cittadino che si impegna per crearsi qualcosa ma si impegna solo per cercarsi i pochi o tanti soldi necessari per impiegare il tempo dopo il lavoro e la scuola.
Non sono più i cittadini che si auto organizzano per crearsi qualcosa ma ci sono dei furbi (quasi sempre esterni al comune) che inventano progetti per crearsi una occupazione per se e un reddito e lo propongono, attraverso un’abile azione di lobbysmo, ai Comuni.
I risultati si vedono. La Polisportiva come pure il GS Marigolda sostanzial mente hanno abbandonato il loro carattere auto organizzativo e sono diventate delle associazioni di utenti di servizi terzi. Gli impianti sportivi e culturali sono  stati affidati mediante appalto a dei privati. Classica privatizza zione all’italiana: si regalano via.
E vogliamo dare un’occhiata al Piano del Diritto allo Studio? L’80% va a dei privati che forniscono dei servizi con parziale pagamento da parte delle famiglie e il piccolo resto va alla scuola. Peccato che quell’80% oltre alla quota versata dalle famiglie vada a finanziare dei privati che si sono inventati un servizio ragion per cui per le famiglie l’welfare scolastico è come andare al supermercato.
E siccome adesso la quantità di soggetti privati che fanno azione di lobbismo verso i comuni per proporre migliaia di iniziative camuffandole da bisogni della popolazione, la quantità di soggetti è cresciuta così a dismisura che il mercato s’é esaurito e adesso propongono quel quid in sovrappiù che sarebbe l’amore. Vale a dire una sorta di personalizza zione estrema di qualcosa che ogni cittadino dovrebbe sapere già gestire da solo.
Così torniamo al centro del discorso. L’welfare comunale oltre a scontare il casino legislativo nazionale sostanzial mente resta una spesa senza qualità, senza controllo, senza impegno. Che è poi la cifra con cui il mondo va avanti oggi.


FAMIGLIE E IMPRESE STRITOLATE DAI PREZZI DELL'ENERGIA
L'aspetto che più mi ha stupito dell'avvento del covid19 è stata la totale dormienza dei Paesi rispetto al tema delle risorse energetiche che sarebbero state necessarie alla fine dell'infezione. Era evidente che quando un intero globo terraqueo vede un crollo del PIL  mediamente del 10%, alla fine della pandemia ci sarà una risalita del medesimo che comporta in primis un aumento dei consumi energetici crollati evidentemente per il lockdown e la malattia. Di questi tempi governo e media suonano le trombe all'Italia che chiuderà il 2021 con una crescita del Pil del 6,3%, che proseguirà anche nel 2022 (+4%) e negli anni successivi, a ritmi più contenuti ma comunque superiore ai dati del periodo pre-pandemia e maggiore rispetto agli altri Paesi dell'Eurozona. Questo  prima di Natale 2021 ma neanche un mese dopo quel +4% è già stato corretto a +3,8%.
Anche chi  non è esperto del settore comprendeva facilmente che dopo il crollo del prezzo del petrolio attorno ai 20 dollari/barile nel pieno della pandemia quel prezzo si sarebbe riportato in alto come nei tempi precedenti. Il governo non ha previsto di accumulare scorte massicce di metano e nemmeno di fare contratti di lungo termine per l'acquisto di combustibili così che quest'anno la crescita del PIL è stimata di almeno due punti in meno del possibile.
La fine della pandemia – semmai sia tale-  vede gli USA da due-tre anni completamente autosufficienti sotto il profilo energetico. Vede Inghilterra Norvegia Olanda e Belgio  praticamente autosufficienti con la produzione interna. I due maggiori paesi dell'Ue –Germania e Italia- sono rimasti a piedi. Le multinazionali hanno bloccato per interposta manina (guarda caso americana…) il nordstream2.
La questione è che come sempre attorno ai problemi dell'approvvigionamento energetico si aggrovigliano sempre anche altri problemi tutt'altro che semplici. Uno di questi problemi riguarda l'assedio russo verso l'Ucraina e di rinfaccio la questione posta dalla Russia  alla NATO di smettere di assediarla procedendo con l'aggregazione di paesi ex sovietici a ridosso della Russia stessa. USA e Nato vorrebbero un atteggiamento aggressivo dei paesi UE verso la Russia ma Germania e Italia nonché la Francia si sono accorte che senza l'energia russa non escono dalla crisi e quindi di fronte alla furbata putiniana di mostrare i muscoli contro la Crimea, traccheggiano. Vero che Putin ha bisogno di vendere il proprio gas ma il bisogno energetico e  una possibile crisi negli approvvigionamenti danneggerebbe politicamente ed
economicamente più l'UE che la Russia. E gli USA sai quanto sarebbero felici nel vedere l'UE meno concorrenziale rispetto alla propria economia.
Ma l'UE non ha risolto nemmeno i problemi dell'approvvigionamento energetico rispetto alle scoperte nel Mediterraneo orientale che la vedono come soggetto terzo dopo le compagnie USA e l'aggressivo protagonismo della Turchia Israele ed Egitto.
Pure in ambito UE non è che non si colga come la Germania abbia compreso perfettamente che la pandemia e la successiva crisi energetica potrebbe mutare la natura germanofona dell'UE stessa.  Le economie di Italia e Germania sono assai più intrecciate di quelle franco tedesche ma la Germania  ha ormai un sistema produttivo ed una dominazione industriale che si espande su tutti i paesi dell'ex  impero sovietico e non ci vuole molto per capire come dell'espansione verso est da parte della Nato  a incorporare paesi ex sovietici serva soprattutto ad allargare il ruolo dominante della Germania sia dentro l'UE che   nel contesto internazionale.
Va detto che ormai sia il governo Conte che il governo Draghi hanno perso ogni possibile occasione per affrontare la crisi energetica con qualche altro strumento oltre la riduzione delle imposte sull'energia. Hanno collezionato senza neanche accorgersene un fallimento totale che –pensiamo- segnerà anche la fine del governo Draghi. Non per nulla molte imprese (sic!) distributrici di metano ed elettricità del nord hanno alle spalle un padrino leghista o di centrodestra e da ottobre in qua si stanno ingrassando alla grande in danno dei consumatori. Salvini  è l'unico leader  che solleva più spesso degli altri colleghi-concorrenti la voce sugli aiuti a famiglie e imprese per l'aumento dei prezzi energetici.
In un quadro internazionale nazionale e locale fortemente disordinato l'unica risposta che l'Italia poteva dare alla prevedibile aumento del prezzo dell'energia era quella di riempire i propri serbatoi naturali di cui è dotata e invece ha mantenuto le scorte allo stesso livello dei tempi senza pandemia. Adesso siamo con le chiappe sul ghiaccio.